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Disponibile
Condizione | |
---|---|
Colore |
Black |
Particolarmente adatto per |
CCTV, Occasional Computing |
Contrast ratio |
1000:1 |
Risoluzione massima |
1920 x 1080 |
Marca |
AOC |
Length |
558.8 mm (incl. base) |
Screen Size |
23.6" |
Video Inputs |
HDMI 1.4 |
EAN |
4038986145527 |
Note dell'amministratore |
“Shows normal signs of wear. The device is in perfect working order.” |
Brightness |
250 cd/m² |
MPN |
E2475PWJ |
Caratteristiche |
Built-in speakers, Flat screen |
Modello |
AOC E2475PWJ |
Height |
505 mm (incl. base) |
Aspect Ratio |
16:9 |
Il monitor è uno degli elementi fondamentali della postazione informatica, che sia dedicata al lavoro in ufficio, allo studio, al gaming o alla grafica professionale. Scegliere lo schermo giusto non significa soltanto guardare alla dimensione, ma anche considerare risoluzione, tecnologia del pannello, frequenza di aggiornamento e funzioni aggiuntive. In questa pagina esploriamo in profondità tutte le variabili che guidano l’acquisto di un monitor, integrando informazioni pratiche e utili per chi deve scegliere tra modelli nuovi, usati o ricondizionati.
Un buon monitor influisce direttamente sulla qualità dell’esperienza digitale. Un lavoratore che passa molte ore davanti al computer trae beneficio da uno schermo con tecnologie di protezione per la vista, mentre un gamer competitivo cerca alte frequenze di aggiornamento e tempi di risposta ridotti. Chi lavora con la grafica ha invece bisogno di fedeltà cromatica e ampi spazi visivi. La scelta non è mai universale, ma sempre legata alle proprie necessità reali.
Il mercato offre una gamma vastissima di monitor, ognuno pensato per soddisfare esigenze specifiche. Conoscere le categorie principali permette di orientarsi meglio al momento dell’acquisto.
Ogni monitor ha specifiche che vanno analizzate prima di completare l’acquisto. I dati tecnici possono sembrare complessi, ma una corretta interpretazione aiuta a evitare scelte sbagliate.
La risoluzione indica il numero di pixel che compongono l’immagine. I monitor Full HD (1920×1080) sono lo standard minimo consigliato, mentre il Quad HD (2560×1440) garantisce maggiore nitidezza per chi lavora con testi e immagini. I monitor 4K e 5K sono indicati per grafici e videomaker che richiedono dettagli di livello professionale.
I pannelli IPS offrono colori più fedeli e angoli di visione ampi, i VA un buon compromesso tra contrasto e costo, mentre i TN sono scelti per la velocità nei giochi competitivi. Negli ultimi anni si stanno diffondendo gli OLED e i miniLED, che garantiscono neri profondi e luminosità superiore.
Per un uso standard bastano i classici 60Hz, ma per il gaming competitivo si sale a 144Hz o oltre. Il tempo di risposta, espresso in millisecondi, determina la velocità con cui i pixel cambiano colore. Un valore basso (1ms) riduce le scie nei videogiochi frenetici.
Le connessioni più diffuse sono HDMI e DisplayPort. I modelli più recenti integrano anche USB-C con supporto Power Delivery, utile per collegare notebook e alimentare dispositivi. Alcuni monitor includono hub USB o porte Thunderbolt, funzionalità che semplificano l’organizzazione della scrivania.
Chi cerca un monitor ha due possibilità: puntare sul nuovo oppure valutare un modello ricondizionato. I monitor nuovi offrono garanzia completa e tecnologie all’avanguardia. Quelli ricondizionati, invece, vengono sottoposti a test e certificazioni che ne garantiscono l’affidabilità, con un prezzo inferiore rispetto al nuovo. È un’opzione da considerare soprattutto per ufficio e studio, dove non servono prestazioni estreme.
Quando si sceglie un monitor, conviene sempre rapportare le specifiche alle proprie esigenze. Un lavoratore d’ufficio trarrà beneficio da un pannello IPS con tecnologia flicker-free e low blue light. Un gamer, invece, deve concentrarsi su refresh rate e compatibilità con FreeSync o G-Sync. Per la grafica professionale è meglio un modello con ampia copertura cromatica e possibilità di calibrazione hardware.
Qual è la differenza tra monitor IPS, VA e TN?
Gli IPS garantiscono colori fedeli e angoli di visione ampi, i VA hanno ottimo contrasto e buon rapporto qualità-prezzo, i TN sono più veloci ma meno accurati cromaticamente.
Un monitor 4K è utile anche per lavorare in ufficio?
Sì, perché aumenta la nitidezza del testo e riduce l’affaticamento visivo, ma può essere eccessivo se si utilizzano solo applicazioni base.
Meglio un monitor curvo o piatto?
Il monitor curvo è ideale per chi desidera immersione e campo visivo più naturale, mentre il piatto resta più versatile e pratico.
Quanto conta la frequenza di aggiornamento?
Per l’uso quotidiano bastano 60Hz, mentre per gaming competitivo servono almeno 144Hz per un’esperienza fluida.
I monitor ricondizionati sono affidabili?
Sì, se certificati e testati da rivenditori seri. Offrono risparmio e qualità adeguata, con garanzia minima di 12 mesi.
Quale dimensione di monitor scegliere per il multitasking?
I monitor da 27 pollici o superiori, meglio se ultrawide, permettono di affiancare più finestre senza ridurre la leggibilità.
Cos’è la tecnologia FreeSync e G-Sync?
Sono tecnologie che sincronizzano la frequenza del monitor con la scheda video, eliminando tearing e stuttering nei videogiochi.
Un monitor con USB-C è utile solo per i MacBook?
No, anche molti notebook Windows e dispositivi moderni supportano USB-C per alimentazione e trasferimento video.
Perché scegliere un monitor OLED?
Gli OLED offrono neri profondi e contrasto elevato, perfetti per film e grafica. Costano di più e possono soffrire di burn-in nel lungo periodo.
Conviene avere un monitor con altoparlanti integrati?
Può essere utile per uso base, ma per musica e film è meglio un sistema audio dedicato o cuffie di qualità.
Quali monitor sono migliori per la fotografia?
Quelli con copertura cromatica AdobeRGB o DCI-P3, che permettono di lavorare con fedeltà cromatica elevata.
Cosa significa tempo di risposta di 1ms?
Indica la rapidità con cui i pixel cambiano colore. Nei giochi frenetici riduce la comparsa di scie e motion blur.
Come scegliere un monitor per il lavoro da casa?
Meglio modelli da almeno 24 pollici, pannello IPS, risoluzione Full HD o superiore, funzioni eye-care e regolazione ergonomica.
Un monitor ultrawide può sostituire due schermi?
Sì, spesso un 34 pollici ultrawide permette di affiancare due applicazioni come se fossero su monitor separati.
Quanto influisce la luminosità massima?
Una luminosità elevata migliora la visibilità in ambienti molto illuminati, ma incide anche sui consumi. Per ufficio bastano 250-300 nit, per HDR meglio oltre 600 nit.
Il mercato dei monitor è in continua evoluzione. Le nuove tecnologie, dall’OLED ai pannelli miniLED, porteranno maggiore qualità visiva, mentre le soluzioni ergonomiche e la connettività avanzata renderanno l’esperienza sempre più personalizzata. La scelta del monitor rimane centrale per lavorare meglio, divertirsi di più e prendersi cura della propria vista. Investire in uno schermo di qualità oggi significa migliorare le prestazioni e il benessere quotidiano.
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